Preoccupato per la situazione ai confini greco-turchi nonché per la possibile escalation della crisi per i rifugiati a dei migranti in Europa, facendo appello alla Commissione e al Consiglio affinchè riconoscano la crisi dei migranti e si impegnino con tutti i mezzi disponibili al fine di garantire il mantenimento della sicurezza dell’UE, di fornire assistenza umana e tecnica alla Grecia affrontando al meglio la questione delle migrazioni conformemente alla politica dell’UE in materia di diritti umani, ho firmato insieme ad altri eurodeputati, una lettera destinata alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
In occasione della Giornata mondiale della sindrome di Down il 21 marzo ho cofirmato una lettera in cui si chiedeva che i diritti delle persone con disabilità siano integrati in tutte le politiche e i programmi dell'Unione Europea, inclusi salute, occupazione e istruzione inclusiva, di rispettare, proteggere e promuovere l'autonomia individuale delle persone con disabilità e disabilità intellettive, compresa la libertà di fare le proprie scelte. Comprendendo la sotto rappresentazione delle persone con disabilità nelle istituzioni politiche, nonché sui media e sull'invisibilità politica totale delle persone con disabilità intellettive, lavoreremo per rappresentarli per porre i loro bisogni e le loro rivendicazioni al centro dell'agenda politica.
Sono intervenuto con un’interrogazione parlamentare a firma di tutti gli eurodeputati di FI per sollecitare fin da subito un immediato intervento UE a sostegno del sistema economico italiano fortemente compromesso dalla pandemia Covid-19 per il quale c’è stata anche una cattiva gestione dell’aspetto comunicativo.
A tal proposito, ho presentato anche un’altra interrogazione, insieme ad altri parlamentari, che riguardava la richiesta all’UE di iniziative da mettere in campo legate al danno recato al comparto agroalimentare italiano scaturito anche dalla disinformazione dovuta al dilagare delle fake news sulla diffusione del Covid-19. Il danno più grande che si possa fare è diffondere e alimentare notizie non corrispondenti a verità. Le tante fake news che sono proliferate sul web dovevano essere interrotte e denunciate alla polizia postale perché potesse subito identificare gli autori, veri e propri “untori” dell’informazione, responsabili per il danno ulteriore che hanno arrecato nella gestione già difficile di questa emergenza.
Bisogna fornire una corretta informazione e formazione ed è per questo che successivamente ho inviato a tutti gli organi di stampa una personale lettera aperta.
La priorità assoluta è contenere l’epidemia, ma è anche necessario aiutare le piccole e medie imprese a superare l’impatto economico che inevitabilmente si andrà a fronteggiare. La crisi è dietro l’angolo e l’Europa non può farsi trovare impreparata. A questo proposito, ho cofirmato una lettera indirizzata alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in cui si chiede di adottare misure al riguardo anche per le PMI, come la proposta di un quadro obbligatorio per il sostegno e la certezza che l’iniziativa di investimento sia legata ad uno standard di base comune di sostegno fornito dagli Stati membri alle imprese e alle famiglie interessate. Queste misure potranno garantire in questo periodo difficile la continua esistenza e il benessere delle imprese che costituiscono la spina dorsale dell’economia europea.