On. Salvatore De Meo
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E' diventato quasi un triste appuntamento quotidiano la notizia di un incidente che provoca la chiusura della strada regionale 148 Pontina con vari chilometri di coda e problematiche varie annesse. Le statistiche confermano che su questa strada ogni anno si registrano più di 300 incidenti con oltre 600 feriti e 10 morti, facendone una delle strade più pericolose d’Italia. Nei giorni scorsi è arrivata una clamorosa doccia fredda: la Roma-Latina per il momento non si farà! Questa la sintesi di una dichiarazione del vice ministro Cancellieri (5 Stelle) con cui ha motivato la necessità di una “ennesima” revisione del progetto su richiesta del Movimento Cinque Stelle e di Liberi e Uguali. Qualche mese fa in pompa magna Nicola Zingaretti ne annunciava lo sblocco del cantiere, oggi i Cinque Stelle lo bloccano di nuovo perché vogliono un progetto diverso. Nel frattempo altre opere vengono affidate a commissari straordinari, sull’esperienza del “modello Genova”, mentre per la 148 Pontina siamo commissariati dai Cinque Stelle di cui mi auguro i cittadini abbiano ormai compreso la necessità di tenerli lontani dalla politica per evitare che facciano altri danni. Sulla 148 Pontina pesano 20 anni di atti, progetti, discussioni infinite, gare e ricorsi, appelli al Consiglio di Stato, proposte e cambi di tracciati nel corso dei quali il progetto ha assunto diverse denominazioni, ma le criticità sono sempre rimaste le stesse. Ad oggi la strada in questione è tra le più percorse del Lazio, tra le più pericolose d’Italia e sicuramente non è un vanto da mostrare all’Europa.