On. Salvatore De Meo
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Bruxelles, 29 gennaio 2022. Per impegni politici ed istituzionali non ho potuto partecipare in presenza all’evento organizzato da Reti Laboratori Territori e Consorzio Grid per la presentazione di Ruralidea, la rivista dedicata al mondo dell’agricoltura e dello sviluppo rurale. Con la disponibilità degli organizzatori ho potuto inviare un video messaggio trasmesso durante l’evento citato. Di seguito il testo: Buongiorno a tutti e grazie alla redazione di Ruralidea per l’invito. Sono rammaricato per non poter essere lì con voi, ma purtroppo sopraggiunti impegni politici non me lo hanno consentito. Ci tenevo ugualmente, come nella prima presentazione a dicembre scorso, a fare il mio in bocca al lupo alla nuova rivista affinché possa rappresentare nel tempo un punto fondamentale di incontro e di confronto per uno dei settori più importanti dell’economia italiana ed europea come quello agricolo. Come certamente saprete il 23 novembre scorso il Parlamento europeo in seduta plenaria riunitasi a Strasburgo ha votato la riforma della PAC, la nuova Politica agricola comune che andrà in vigore dal 1° gennaio 2023, tra l’altro ricordo che la prima volta fu varata nel 1962 e che proprio martedì scorso ha compiuto 60 anni. Alla riforma si è arrivati dopo tre anni di negoziato attraverso il raggiungimento di un compromesso su un testo che coniuga esigenze della produzione e degli agricoltori con le sfide della transizione verde. Questa è una riforma che punta tutto sul cambiamento, riconoscendo agli agricoltori maggiori strumenti per poter compiere i notevoli sforzi che serviranno per aumentare ulteriormente la qualità delle produzioni e allo stesso tempo difendere clima e natura. La nuova Pac prevede anche una migliore distribuzione degli aiuti a favore delle PMI e soprattutto delle aziende di giovani. Abbiamo votato questa riforma perché crediamo che l’agricoltura sia un settore fondamentale dell’Unione europea che ha dimostrato la sua resilienza nel periodo della pandemia e può dimostrare concretamente le sue azioni a favore della lotta contro i cambiamenti climatici. Nell’insieme, personalmente, ho espresso un giudizio positivo, ma non sono completamente soddisfatto della modifica al Regolamento OCM perché avrei preferito un’esclusione totale dei vini dealcolati sui quali, come già fatto in una specifica interrogazione con tutta la delegazione di Forza Italia, stiamo continuando a sollecitare l’attenzione nella fase degli atti delegati alla Commissione affinché vengano identificati in modo distinto e separato dai vini tradizionali. Con l’approvazione della riforma, ora, sono i governi nazionali a dover fare un proprio Piano strategico dove indicare obiettivi e risultati e con cui procedere anche allo snellimento delle procedure. Come sottolineo, nel contributo all’interno della rivista, da italiani dobbiamo essere fieri dei risultati già raggiunti dalle nostre aziende agricole sia per la forte riduzione dell’utilizzo dei fitofarmaci sia per essere tra i primi con il maggior numero di superfici con produzione biologica. Certamente si può fare ancora di più e per l’Italia la nuova PAC significa oltre 50 miliardi fino al 2027, risorse importanti con cui accompagnare le nostre aziende a rafforzare e difendere ulteriormente il sistema agroalimentare del Made in Italy che può vantare, certamente, come fiore all’occhiello le eccellenze prodotte in provincia di Frosinone e Latina, che si sono contraddistinte, nel tempo, per visione, qualità e cura. Il raggiungimento di questo livello, ora, va consolidato e la dove sia possibile migliorato, e per far questo dobbiamo contribuire tutti, cercando di immaginare una filiera istituzionale, affiancata a quella produttiva, che ascolti, interpreti e risolva le diverse problematiche riscontrabili. In questa direzione ha un ruolo fondamentale anche la realizzazione di Ruralidea che rappresenta un contenitore di idee, considerazioni, programmi, sogni e bisogni – per citare l’incipit della rivista – che accrescano, incitino e sostengano il desiderio di innovazione e sviluppo delle aziende, proiettate verso nuove sfide. Con la speranza che in futuro possa esserci la possibilità di incontrarci e di confrontarci nuovamente, saluto cordialmente i presenti e faccio a tutta la redazione un grande augurio per il lavoro che andranno a svolgere!