Un aiuto per i consumatori, nel confronto tra cibi e bevande della stessa categoria. Si chiama Etichetta Nutri-Score, è un codice che, considerando la quantità di calorie, sale, zucchero, grassi, proteine, elabora il valore nutrizionale del prodotto, trasformandolo in un grafico che assomiglia a un semaforo a cinque colori.
![Pomodori e cibo](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2022/10/cibo.jpg)
Un modello che riscuote sempre più consensi in Europa, seppure non goda dello stesso successo in Italia. Industrie, politici, addetti ai lavori sono scettici nei riguardi di questa modalità. Perché? Proviamo a vederlo insieme.
Alimenti buoni e cattivi
L’etichetta non è altro che una traduzione in lettere e colori delle informazioni nutrizionali riportate sulla confezione e intende convertire i valori in una “grammatica” più vicina al consumatore per favorire l’acquisto.
![Una donna al supermercato con la lista della spesa](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2022/09/carrello-del-supermercato-1024x683.jpg)
Un problema per dieta mediterranea e Made in Italy
Secondo il parere degli esperti, le indicazioni andrebbero a penalizzare la dieta mediterranea e i prodotti Made in Italy. A sostenerlo Salvatore De Meo, Presidente della Commissione Affari Costituzionali al Parlamento Europeo. “Il sistema a semaforo nasce in Francia e intende dare al consumatore una indicazione sull’acquisto dei prodotti” – ci dice De Meo – “Al momento è una misura adottata su base volontaria da diversi Paesi del Nord Europa e basata su un algoritmo che prende in considerazione solo 100gr di prodotto. A nostro avviso questo sistema è fuorviante, perché non basato su dati scientifici di valore assoluto. Non possiamo considerare solo 100 ml o 100 mg e dare un valore complessivo di quel prodotto“.
![](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2021/09/de-meo-1024x686.jpeg)
“Le perplessità” – continua De Meo – “sussistono in quanto sarebbero penalizzate eccellenze alimentari, dal Prosciutto di Parma all’Olio di oliva. Non è accettabile. Non deve essere un’etichetta a dare ai consumatori informazioni adeguate. È condizionante per i colori. Vogliamo potenziare tutto il possibile per una scelta oggettiva. È assurdo che nella classificazione Nutri-Score vengano penalizzati prodotti dieta mediterranea. La Nutrinform, non è la migliore soluzione in assoluto, ma conferisce l’immagine di una batteria che rende forse meglio l’idea del valore nutrizionale di un alimento“.
![Etichetta Nutrinform](https://www.romait.it/wp-content/uploads/2022/10/Etichetta-Nutrinform.jpg)
La NutrInform Battery
Un’etichetta concepita come una batteria, comprensiva dell’indicazione di tutti i valori di una singola porzione consumata. La batteria indica le percentuali di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale contenuti nelle singole porzioni, in relazione alla quantità.
Secondo alcune stime di Coldiretti e Federalimentare, l’associazione che riunisce le aziende del settore, questa etichetta sarebbe preferibile. Utilizzando l’altra, la Nutri-Score, si avrebbe un danneggiamento del 50% dell’export. Anche se, con questa etichettatura, sarebbero esclusi i prodotti DOP, IGP e STG, comprensivi di altri loghi che potrebbero rendere più complicata l’interpretazione dei consumatori.
Fonte: romait.it