On. Salvatore De Meo
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La presentazione della proposta di Regolamento riguardante il sistema di etichettatura nutrizionale fronte pacco degli alimenti è stata rinviata al secondo trimestre del 2023. Questo slittamento rappresenta una piccola vittoria mia e dei colleghi della delegazione di Forza Italia poiché, prima con una nota scritta e poi direttamente, insieme al gruppo PPE, in occasione dell'incontro avuto a Strasburgo durante la plenaria, ci siamo confrontati con la Commissaria europea per la salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides evidenziandole la forte preoccupazione sulla possibile adozione del Nutriscore, il sistema di etichettatura alimenti c.d. a semaforo. La Commissaria ci aveva anticipato questa decisione in ragione di ulteriori e necessari approfondimenti su quale sistema di etichettatura scegliere. È una notizia importante che rimette in discussione il Nutriscore e, allo stesso tempo, rafforza la salvaguardia del sistema agroalimentare, ma, soprattutto, le eccellenze del nostro Made in Italy che rischierebbe altrimenti di essere ingiustamente penalizzato da un sistema fuorviante per i consumatori e discriminatorio per alcuni prodotti europei della dieta mediterranea. Non possiamo assolutamente accettare l’idea che il Nutriscore voglia prevedere l’apposizione di un bollino nero e di un’etichetta di avvertimento visivo, come quella delle sigarette, anche sulle bottiglie di vino nonostante il Parlamento europeo, nella sua risoluzione sul rafforzamento dell’Europa nella lotta contro il cancro, abbia scongiurato questa possibilità e si sia espresso in modo completamente diverso sottolineando la differenza tra “uso” e “abuso” così come l’importanza di un consumo moderato e responsabile insieme alla necessità di aumentare le azioni di educazione alimentare. È evidente che lo slittamento della decisione segni un chiaro ripensamento su un sistema di etichettatura che, da subito, ha mostrato le sue criticità trascurando l’impatto su un settore agroalimentare, fatto principalmente da piccole e medie imprese, che, invece, andrebbe sostenuto soprattutto dopo la crisi post pandemica e gli affanni causati dal conflitto bellico.