On. Salvatore De Meo
Seleziona una pagina

Un cane che si morde la coda: questo sembra essere l’Europa in merito alla proposta di ridurre e vietare l’uso dei fertilizzanti dimenticando di essere leader mondiale nella produzione degli stessi. Ho ribadito questo giudizio durante il dibattito in aula a Strasburgo, sollecitando il Commissario europeo all’agricoltura, Wojciechowski, a rivedere la strategia sui fitofarmaci in quanto potrebbe rivelarsi un boomerang per l’intero comparto agroalimentare europeo. La proposta di strategia europea sui fitofarmaci di cui stiamo discutendo in questi mesi, nonostante in Europa siano già stati raggiunti obiettivi importanti, prevede, infatti, una ulteriore riduzione del loro utilizzo di almeno il 20% entro il 2030. Purtroppo questa ipotesi non considera adeguatamente le conseguenze di un forte ed oggettivo impatto negativo sulla produzione agricola europea. A mio avviso, in assenza di soluzioni alternative ed immediate, la nostra produzione agricola andrà in difficoltà e saremo costretti ad aumentare le importazioni per garantire la nostra sicurezza alimentare e, di conseguenza, ci ritroveremo comunque nel piatto prodotti coltivati con fertilizzanti non ammessi in Europa ma prodotti in Europa e utilizzati nel resto del mondo. Siamo davanti ad una vera e propria contraddizione perché l’Europa è tra i principali produttori al mondo di fertilizzanti e continuerà a produrne per l’export. Se vogliamo evitare questo dobbiamo garantire il principio di reciprocità, attualmente non previsto, ossia che anche i prodotti importati dovranno assicurare gli stessi standard qualitativi di produzione altrimenti significherà che i consumatori europei più ricchi potranno permettersi di acquistare prodotti europei più cari, per i relativi costi di produzione, mentre quelli meno abbienti saranno dirottati ad acquisti di prodotti importati meno cari, ma anche meno sicuri e meno sostenibili. L’agricoltura europea è già in grande difficoltà a causa dell’aumento delle materie prime e del prezzo di gas e elettricità e questa ulteriore ipotesi di strategia rischia di mandare al collasso il sistema. La delegazione di Forza Italia e tutto il PPE continuerà ad insistere nel rappresentare la piena disponibilità di tutto il comparto agricolo a condividere questa e altre strategie sulla sostenibilità ambientale purché siano pragmatiche e l'ambiente possa essere difeso senza compromettere la competitività delle nostre aziende la cui forza economica resta l’unica condizione per poter raggiungere obiettivi di sostenibilità cosi ambiziosi.