On. Salvatore De Meo
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La partita è tutta da giocare ma c'è preoccupazione per le bozze di proposta della nuova direttiva Ue per le case green, che prevederebbero una doppia stretta con l'obbligo di passaggio alla classe energetica E per tutti gli immobili residenziali dei 27 Paesi membri entro il 2030, nonché, prima del 2033, alla classe D. Lo ha detto l'eurodeputato Salvatore De Meo (FI), presidente della Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo, tramite un comunicato stampa. "Come ha avuto già modo di ribadire il presidente Berlusconi, per noi di Forza Italia la casa è sacra. Abbiamo a cuore il lavoro degli imprenditori europei, motivo per il quale, con tutta la nostra delegazione all'interno del gruppo del Ppe, daremo battaglia a Bruxelles affinché si realizzi una proposta che tuteli la salute e l'ambiente, ma non a discapito di cittadini e imprenditori", ha detto. "Non possiamo non evidenziare, inoltre, che gran parte del nostro patrimonio edilizio è rappresentato da edifici e centri storici tutelati, per i quali alcuni interventi risultano impattanti e costosi, oltre a richiedere procedure lunghe e complesse per l'attuale normativa vigente", ha aggiunto. "Per questo, già dal prossimo 9 febbraio, durante la riunione della Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, sosterremo con forza gli emendamenti già presentati, per evitare soprattutto il diktat imposto dal testo sulla perentorietà delle scadenze entro le quali bisogna eseguire i lavori", ha concluso De Meo.