On. Salvatore De Meo
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E’ morto questa mattina alle 9,30 Silvio Berlusconi, il leader e fondatore di Forza Italia aveva 86 anni ed era ricoverato al San Raffaele di Milano per una grave leucemia. Accanto a lui nelle scorse ore si erano radunati tutti i figli. La sua iniziativa ha decisamente segnato anche la storia politica della provincia di Latina dove per anni il partito azzurro è stato il più votato con picchi da record. Fondi, ma anche altri comuni sono stati per anni vere e proprie roccaforti del partito di Berlusconi. E a Fondi era stato al palazzetto dello sport proprio agli albori della sua avventura politica.

Ed è proprio il cinque volte senatore azzurro di Fondi Claudio Fazzone, coordinatore regionale di Forza Italia tra i primi a commentare: “E’ morto Silvio Berlusconi – scrive in una nota –  Un uomo che ha fatto della politica, dello sviluppo dell’Italia, del benessere dei nostri cittadini e delle nostre imprese la sua missione quotidiana. Ha insegnato a tutti noi cosa siano la passione e la politica. Lascia all’Italia un esempio di vita e di fare politica senza orari, senza pregiudizi, senza barriere. Forza Italia è nata grazie alla sua lungimirante intuizione, alla sua caparbietà a voler creare un futuro migliore per i giovani, le famiglie, gli anziani. E’ stato un guerriero che di fronte alle avversità che la vita, la politica, la malattia gli hanno messo di fronte non ha mai smesso di lottare. Grazie Presidente, hai scritto la storia del nostro Paese”.

«Il presidente Berlusconi è stata una figura di grande rilievo nella politica italiana, europea ed internazionale – dichiara l’on. Salvatore De Meo, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento europeo -. L’Italia perde un protagonista della vita politica ed imprenditoriale, l’Europa perde uno dei suoi più convinti sostenitori. Con Forza Italia, infatti, Berlusconi è riuscito ad unire le diverse anime liberali, socialiste e cattoliche che caratterizzavano, agli inizi degli anni novanta, il panorama politico del nostro Paese.  Come primo ministro – continua l’on. De Meo – ha implementato politiche orientate alla liberalizzazione economica e alla promozione del settore imprenditoriale. A livello europeo, ha svolto un ruolo attivo nella politica dell’Unione, promuovendo e partecipando a vertici e incontri mondiali, sostenendo politiche per una maggiore integrazione europea. Leader carismatico, uomo di sport, abile imprenditore, ha portato stabilità economica e promosso la competitività italiana nel mondo. Di lui, tra le altre cose  – sottolinea De Meo – voglio sottolineare anche la capacità di self control e la determinazione avuta soprattutto nei momenti più bui della sua esistenza. Ciò ha rappresentato per tutti noi un grande insegnamento e, allo stesso tempo, ci ha infuso, ancor di più, la volontà di lottare e combattere per gli ideali ed i valori che, fin dalla sua nascita, hanno caratterizzato Forza Italia. Come italiano e come eurodeputato lo ringrazio per aver portato Forza Italia nella grande famiglia del Partito popolare europeo tra i quali banchi, oggi più di ieri, continueremo a portare avanti facendo valere le dinamiche politiche disegnate dal presidente Berlusconi per gli interessi dei cittadini italiani ed europei rendendo sempre più competitiva la nostra Europa. Quelle dinamiche che, in Italia, hanno concorso alla realizzazione di un centrodestra coeso rappresentato oggi al governo dalla premier Giorgia Meloni. Ricordo con grande affetto – prosegue De Meo – l’incontro a Palazzo Grazioli, dopo la mia elezione ad eurodeputato, e quel cordiale colloquio che ha spaziato tra argomenti di politica europea e nazionale senza tralasciare aspetti più personali come la famiglia e il mio territorio che conosceva bene per il gran lavoro e gli straordinari risultati avuti dal partito grazie al senatore Claudio Fazzone. La morte del presidente Berlusconi lascia un gran vuoto che rattrista tutti, compresi coloro con cui ha avuto posizioni diverse, dure, ma verso i quali non è mai venuto meno il rispetto dei ruoli e delle persone, come da suo stile. Lo stesso stile che lo ha contraddistinto nel panorama politico per la sua cordialità, generosità e correttezza. Il mio, se pur espresso con grande dolore  – conclude l’on. Salvatore De Meo – non è soltanto un riverente saluto, ma, soprattutto, un grazie per aver regalato un sogno al nostro Paese, a Forza Italia, e per averci indicato sempre il futuro come nostra strada maestra.

 

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Nel partito di Berlusconi da sempre anche l’attuale assessore regionale pontino, Giuseppe Schiboni: «La morte di Silvio Berlusconi ci colpisce come un pugno a viso aperto. L’Italia piange non solo un leader ma un uomo che ha saputo fare della politica la sua ragione di vita. I suoi insegnamenti, i valori per cui ha combattuto ogni giorno in modo caparbio ed instancabile, resteranno la spina dorsale del nostro agire. Ha donato agli italiani la voglia di sperare e di credere in un sogno, quello di un Paese capace di riprendere il suo posto d’onore tra i grandi del mondo. Ha creato una classe dirigente motivata e preparata per dare risposte alle esigenze di ogni singola comunità. La sua morte apre un varco profondo nei nostri cuori ma i suoi insegnamenti, il suo esempio, resteranno a corollario di ogni azione che intraprenderemo», dichiara l’ex sindaco di San Felice Circeo, assessore regionale del Lazio al Lavoro, all’Università, alla Scuola, alla Formazione, alla Ricerca, al Merito.

Anche un ex, Il consigliere regionale Enrico Tiero esprime le condoglianze alla famiglia e alla comunità di Forza Italia, per la morte di Silvio Berlusconi. “Un uomo che ha rivoluzionato la politica italiana con la discesa in campo nel ’94. È stato un grande protagonista degli ultimi trent’anni, a lui va riconosciuto il grande merito di essersi generosamente messo in gioco in una stagione, quella italiana dei primi anni Novanta, segnata da enormi conflitti interni e di aver saputo interpretare un ruolo di primissimo piano, tanto nelle vesti istituzionali quanto di leader di partito, nei successivi decenni. Con lui, scompare un pezzo della storia d’Italia. Possiamo dire che l’eredità di Silvio Berlusconi è già sui libri di storia. Mi ha particolarmente colpito anche il mondo con cui se n’è andato. Ha lottato fino alla fine contro la malattia con un coraggio incredibile. Silvio riposi in pace”, dichiara in una il vice portavoce regionale di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.

Presto è arrivato il commento anche dell’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini: “Con Silvio Berlusconi scompare un uomo che è nella storia imprenditoriale e politica della nostra nazione. Con il suo impegno diretto nelle vicende politiche dell’Italia nel 1994, ha impedito che la sinistra potesse prevalere nelle elezioni politiche, dando al contempo forza e unità al popolo di centrodestra. Alla famiglia umana e politica di Silvio Berlusconi, va il mio saluto pieno di affetto e riconoscenza”

“Se ne va un innovatore della politica, che ha profondamente cambiato nel momento in cui ha deciso di intraprendere la sua avventura nel 1994. Finisce un pezzo di storia d’Italia, Paese che ha rivoluzionato anche con il suo essere grande imprenditore”. Così Marco Bertucci, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Lazio, commenta la scomparsa di Silvio Berlusconi, avvenuta questa mattina dopo lunga malattia. “Porgo le mie condoglianze alla famiglia tutta e ai colleghi di Forza Italia, ai quali auguro una pronta ripartenza. La sua eredità politica, sono certo, sarà degnamente raccolta”, chiude il consigliere regionale di Fratelli d’Italia.