Quando mangiamo la marmellata sappiamo la provenienza della frutta? E l’origine del miele? Da ora sì. Il Parlamento europeo ha dato il via libera alla cosiddetta “Direttiva Colazione“, per garantire la presenza di etichette più chiare e complete su miele, succhi, marmellate e companatici vari. Il Parlamento nello specifico ha approvato la revisione della normativa europea che aggiorna le norme sulla presentazione, la composizione, la denominazione e l’etichettatura di alcuni prodotti alimentari per la prima colazione. Per permetterlo, verrà istituito un sistema di tracciabilità lungo tutta la catena di approvvigionamento, cioè il processo che consente di far arrivare un prodotto dal distributore al cliente finale.
Salvatore De Meo, eurodeputato di Forza Italia, ha spiegato che la normativa garantirà quindi la presenza di indicazioni precise sulla provenienza degli ingredienti, ma anche sulla quantità garantita: la percentuale di frutta, ad esempio, nelle martellate passa dal 35 a 45 per cento. E per quanto riguarda il miele “vengono riconosciute le percentuali e l’origine dei paesi anche extra Ue, e nel caso in cui il miele venga per oltre il 75 per cento da paesi terzi ci sarà un’indicazione sulla parte anteriore della confezione”, ha specificato l’eurodeputato. “Tutte misure che tutelano i produttori soprattutto più piccoli e i consumatori che potranno fare acquisti più consapevoli”, ha aggiunto De Meo.
“Dopo settimane di lavoro, con il voto di oggi chiediamo lo stop europeo alle sempre più frequenti frodi alimentari che riguardano non solo il miele, ma anche marmellate e succhi di frutta, dicendo basta a prodotti adulterati e di provenienza sconosciuta – fanno sapere Paolo De Castro e Camilla Laureti, membri Pd del Parlamento Ue – Rispetto al testo approvato in Commissione Agricoltura qualche settimana fa, siamo riusciti a rafforzare gli impegni di trasparenza nei confronti dei consumatori europei, ed estendere gli obblighi di etichettatura di origine anche a marmellate e succhi di frutta. Ogni confezione o barattolo di miele, succo e marmellata dovrà infatti riportare sull’etichetta, accanto al nome commerciale del prodotto, il paese di origine dove la materia prima è stata raccolta o coltivata, incluso lo zucchero. Non solo, se frutta o miele provengono da più di un paese, ciascun paese di origine dovrà essere indicato in etichetta, in ordine decrescente e con la rispettiva percentuale nella miscela”.
Fonte: ilfattoquotidiano.it