On. Salvatore De Meo
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Antonio Tajani acclamato segretario nazionale e l'ambizione di riportare, con le elezioni Europee, Forza Italia al centro dello scacchiere politico nazionale. Il partito azzurro ha concluso nelle scorse ore a Roma la fase congressuale iniziata alcuni mesi fa. E ora si proietta verso le Europee dove, dalla provincia di Latina, ci sarà l'uscente Salvatore De Meo in prima fila.

«Lo straordinario successo del nostro Congresso, culminato con l'elezione di Antonio Tajani a segretario, rappresenta un momento cruciale per il partito e per la politica italiana nel suo complesso, confermandosi sempre più come una forza solida, moderata ed europeista» afferma proprio De Meo. « Antonio Tajani porta con sé un bagaglio di esperienza e competenza senza pari. La sua elezione conferma la volontà di puntare su una leadership consolidata e affidabile, capace di guidare Forza Italia verso nuove sfide e obiettivi in continuità con ciò che è sempre stato: un partito aperto a tutti, in grado di valorizzare e integrare in modo costruttivo opinioni diverse, dove tutti trovano spazio e possono dare il meglio di sé nei rispettivi settori di competenza. I quattro vice segretari eletti, Bergamini, Occhiuto, Cirio e Benigni, sono anch'essi figure di spicco all'interno del partito, ciascuno con le proprie competenze e capacità, che contribuiranno a rafforzare e consolidare il ruolo di Forza Italia come punto di riferimento per gli italiani moderati. Dal congresso è emersa inoltre la necessità di ribadire, in vista delle elezioni europee del prossimo giugno, come il voto a Forza Italia rappresenterà indiscutibilmente un voto utile, essendo parte del PPE, che è e sarà la prima forza politica nel Parlamento europeo; pertanto, più forte è Forza Italia, più forte è l'Italia in Europa. Auguro a Tajani e ai vice segretari un proficuo lavoro convinto che con il loro impegno e dedizione, il partito continuerà a rappresentare al meglio gli interessi del Paese e dei suoi cittadini» conclude De Meo.
Di certo nella politica italiana c'è un fermento nuovo per quanto riguarda il centro moderato. Se a destra è Forza Italia a farla da padrona, nel centrosinistra le tante piccole sigle in campo puntano a una aggregazione in vista dell'8 e 9 giugno, anche per superare lo scoglio del 4% su scala nazionale, indispensabile per ottenere eletti a Bruxelles e Strasburgo.