
L’Italia, insieme ad altri 15 Paesi europei, intervenuti durante il recente Consiglio Agrifish a Bruxelles, ha espresso una ferma opposizione all’ipotesi di accorpare le risorse agricole della PAC ad altri programmi nell’ambito del prossimo bilancio a lungo termine dell’Unione europea. Secondo questa posizione condivisa, la Commissione europea dovrebbe mantenere una linea di bilancio stabile e specifica, garantendo fondi adeguati e coerenti per agricoltura e pesca nel periodo 2028-2034, così da assicurare il corretto funzionamento delle politiche comuni dell’Unione.
Come membro della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento europeo, ho ribadito più volte quanto sia inaccettabile l’idea di un fondo unico che includa anche la Politica Agricola Comune: significherebbe annacquare risorse essenziali, compromettendo l’efficacia dell’intervento europeo a favore dei nostri agricoltori. L’attuale struttura della PAC, articolata su due pilastri, ha dimostrato la sua efficacia e continua a rappresentare uno strumento fondamentale per garantire l’autonomia strategica dell’Unione – un obiettivo sempre più importante alla luce dell’instabilità politica, economica e climatica che stiamo affrontando.
Forza Italia ha sempre sostenuto la necessità di semplificare le procedure e snellire la burocrazia, ma questo non può avvenire a scapito dell’efficacia delle politiche europee. Smantellare l’attuale assetto della PAC sarebbe un grave errore strategico e per questo ci impegneremo con determinazione per impedirlo. Il fatto che altri quindici Stati membri condividano la posizione italiana dimostra che non siamo soli nel ritenere che l’agricoltura debba restare al centro dell’azione dell’Unione europea.