
Qualche giorno fa, il Consiglio dell’Unione Europea per gli Affari Generali, su proposta della Commissione Europea, ha approvato un nuovo regolamento sulle emissioni di CO₂ per auto e furgoni che entrerà presto in vigore dopo la pubblicazione ufficiale.
Rispetto alla norma precedente, il nuovo sistema è più flessibile: tra il 2025 e il 2027, i costruttori potranno compensare eventuali sforamenti annuali con una media triennale. Questo allentamento rappresenta un sollievo per le case automobilistiche, che devono affrontare la transizione elettrica, le incertezze normative e le pressioni economiche. Già nelle scorse settimane, il Parlamento Europeo aveva votato a favore della revisione del regolamento sulle emissioni di auto e furgoni, prevedendo il calcolo della conformità agli standard su un arco di tre anni anziché su base annuale, come previsto dagli standard entrati in vigore quest’anno.
Ritengo che questo sia stato un primo importante segnale di apertura verso le difficoltà del settore automotive, una misura che ha effettivamente offerto un po’ di respiro a un comparto strategico per l’Italia e per tutta l’Europa. Come Forza Italia, da tempo chiediamo un approccio più pragmatico alla transizione ecologica, convinti che la sostenibilità sia un obiettivo imprescindibile, ma debba essere perseguita in modo graduale e realistico, evitando scadenze che rischiano di compromettere competitività e occupazione.
La revisione delle sanzioni sulle emissioni rappresenta un passo utile, ma è necessario uno sforzo più ampio per riconsiderare l’intero impianto normativo, a partire dal divieto di vendita di veicoli con motore termico dal 2035. Continueremo comunque a lavorare affinché la transizione ecologica sia davvero sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale.