
Nelle scorse settimane ho partecipato a due importanti incontri durante i quali ho potuto ribadire l’importanza di considerare la difesa europea come elemento centrale per la sicurezza e l’autonomia strategica del nostro continente.
Il primo, organizzato dal Parlamento Europeo, dalla Commissione Europea e dall’ESA, ha stimolato il dibattito sul ruolo crescente dello spazio nella difesa e sulla necessità di rafforzare l’autonomia strategica europea, coinvolgendo rappresentanti delle istituzioni, dell’industria e dei media.
Il secondo incontro, promosso dal Dipartimento Difesa di Forza Italia, ha offerto un ulteriore momento di confronto sulle sfide e le opportunità della difesa europea, con particolare attenzione a cybersicurezza, innovazione tecnologica, spazio e collaborazione pubblico-privata.
Come componente della Commissione Sicurezza e Difesa del Parlamento europeo e Presidente della Delegazione UE-NATO, ho sottolineato la necessità e l’importanza di favorire e diffondere, soprattutto nell’opinione pubblica, una cultura della difesa comune che vada ben oltre la dimensione militare e che includa resilienza civile, cooperazione industriale e capacità tecnologica. In tale scenario dobbiamo rafforzare il pilastro europeo all’interno della NATO, unica condizione per garantire e migliorare la nostra sicurezza.
Gli eventi recenti, come le incursioni di droni ai confini dell’UE, e le generali tensioni geopolitiche mostrano quanto sia essenziale un approccio integrato e concreto. L’Europa deve combinare capacità diplomatica, regolatoria e investimento strategico, trasmettendo ai cittadini la consapevolezza che la difesa non è un costo, ma un investimento in sicurezza, libertà e stabilità. Solo così spazio, tecnologia e innovazione possono diventare strumenti concreti di protezione e progresso per il continente e i suoi cittadini.