La riapertura dei lavori parlamentari di settembre a Strasburgo è stata contrassegnata dal tradizionale discorso della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sullo Stato dell’Unione con cui sono stati presentati gli impegni e le priorità dell’UE. Nel suo intervento, la von der Leyen ha affrontato i conflitti in corso in Ucraina e a Gaza, annunciando la possibile sospensione parziale dell’Accordo di associazione UE-Israele, pur essendo consapevole delle difficoltà nel trovare consenso unanime tra gli Stati membri.

 La Presidente della Commissione ha individuato sette pilastri strategici: competitività e lavoro, questioni sociali, autonomia e difesa, sostegno all’Ucraina, clima e natura, migrazioni, democrazia e sovranità digitale.

 Ho apprezzato il discorso sullo Stato dell’Unione soprattutto nella parte in cui la Presidente ha invitato a costruire un’Europa più forte, coesa e indipendente, capace di garantire sicurezza, libertà e sviluppo ai cittadini in un contesto globale sempre più complesso. Ho accolto positivamente il riferimento alla necessità di rafforzare il ruolo dell’UE nello scenario internazionale, investendo in difesa comune, sicurezza energetica, competitività delle imprese e sviluppo di nuove tecnologie per ridurre le dipendenze esterne.

 Inoltre, ho condiviso l’idea di superare il principio di unanimità nelle decisioni di politica estera rendendo l’Europa più rapida ed efficace nelle scelte geopolitiche. L’obiettivo finale resta chiaro: un’Unione capace di difendere i propri valori, rafforzare la democrazia e garantire un futuro di pace ai cittadini europei.