On. Salvatore De Meo
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I lavori dell'Eurogruppo del mese di marzo confermano il cambio di passo dell’Unione Europea in materia Economica. Le politiche monetarie e finanziarie europee saranno estese per tutto il 2021 e il 2022. Lo SURE per limitare l’impatto della disoccupazione, il fondo europeo di garanzia della BEI, il fondo per il sostegno alle PMI, nonché le decisioni della BCE per garantire l’accesso al credito, sono state fondamentali per mantenere la moneta unica stabile e ridurre le perdite del PIL nell’area euro. Si è anche riconosciuto come il Recovery Fund dovrà servire non solo ad uscire dalla crisi, ma a far in modo che gli Stati Membri intraprendano un percorso di sviluppo economico duraturo attraverso investimenti e riforme. Inoltre è stato avviato il dibattito su una possibile riforma strutturale del Patto di Stabilità, sebbene ciò ovviamente non dovrà significare aumento incontrollato del debito pubblico. La nuova situazione dell’economia europea però non lascia dubbi sulla necessità di riformare il Patto di Stabilità, come già richiesto da Italia e Francia anche prima della pandemia. Forza Italia ritiene che il Patto di Stabilità, momentaneamente sospeso, risulta non corrispondente ad un’Europa che nell’ultimo anno si è dimostrata non solo meno rigorosa, ma soprattutto più solidale nei confronti dei paesi con maggiori difficoltà economiche. La Commissione Europea sta continuando le consultazioni al fine di chiarire le ambiguità e le criticità del Patto di Stabilità e individuare nuovi parametri in grado di non penalizzare la spesa in investimenti e far crescere gli Stati Membri ai quali, nel caso di debiti elevati, è necessario dare più tempo per ridurli gradualmente e stabilire obiettivi credibili che trasformino il debito buono in spesa produttiva. L’Italia non può perdere l’occasione, in un periodo di grave crisi economica determinata dalla pandemia, di cogliere l’opportunità di accedere a questi fondi straordinari europei per i quali il Governo Draghi, forte della sua credibilità internazionale, metterà in campo tutte le risorse umane e le strategie politico-finanziarie affinché le decisioni che si assumeranno siano determinanti per una ripresa a breve e lungo termine.