On. Salvatore De Meo
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In merito alle concessioni balneari, come Forza Italia abbiamo preso atto della proposta di riforma presentata dal Consiglio dei ministri, dopo la recente sentenza del Consiglio di Stato, ma riteniamo fondamentale approfondire alcuni aspetti, proseguendo il confronto propositivo con gli operatori e con le rispettive associazioni di categoria per un miglioramento del provvedimento. Innanzitutto, visto che migliaia di chilometri di spiagge risultano ancora non concessionate, nella fase di ricognizione e mappatura del demanio è necessario verificare se oggettivamente c’è la scarsità della risorsa, presupposto base della richiesta concorrenza della Direttiva Bolkestein. Inoltre, nel riordino della materia crediamo sia indispensabile prendere in considerazione anche le normative di altri Stati europei, vedi Spagna o Portogallo, che sono state già ritenute compatibili con la suddetta Direttiva. Sicuramente il Parlamento dovrà procedere ad una necessaria riforma nel rispetto della normativa comunitaria, ma dovrà anche considerare che le imprese balneari italiane, in gran parte a conduzione familiare, sono state e sono un valore aggiunto per il settore turistico, con migliaia di posti di lavoro, e non possono essere né svendute né esposte ad eventuali interessi della criminalità organizzata.