On. Salvatore De Meo
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«Il pericolo è passato, non senza aver dovuto sgomitare per far sì che questo accadesse. Prendo atto con soddisfazione – dichiara il Presidente della Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo e componente della Commissione agricoltura, Salvatore De Meo – che la Commissione europea ha tolto carne e vino dalla lista degli alimenti ritenuti dannosi per la salute dopo averli considerati, irragionevolmente, nocivi, addirittura suggerendo l’apposizione di un bollino nero e di un’etichetta di avvertimento visivo, come quella delle sigarette, anche sulle bottiglie di vino. Forza Italia si è sempre battuta – sottolinea il Presidente De Meo – durante questi mesi di dibattio, per evidenziare la differenza tra “uso” e “abuso”, ma, soprattutto, l’importanza di un consumo moderato e responsabile così come la necessità di aumentare le azioni di educazione alimentare. Questo “ripensamento” – conclude il Presidente De Meo – salvaguarda il comparto delle carni e dei vini europeo, ma anche il “Made in Italy”, che rischiavano di essere ingiustamente penalizzati e che, al contrario, devono essere ancor di più sostenuti soprattutto dopo la crisi post pandemica, gli affanni causati dal conflitto bellico e dalla conseguente crisi energetica».

Lo sbianchettamento di vino, carne e altri prodotti dalla lista di proscrizione europea è frutto di un laborioso lavoro di lobbying da parte dell'Italia e di altri otto governi europei tra i quali Francia, Spagna, Paesi Bassi e Polonia, che a fine ottobre avevano votato contro la proposta da parte della commissione europea del Programma di lavoro annuale 2023 per la promozione dei prodotti agricoli e alimentari. La commissione ha così presentato un programma modificato che ha accolto l'obiezione di Roma, Parigi e Madrid. «Il lavoro fatto negli ultimi mesi - gioisce il presidente di Coldiretti Ettore Prandini - ci ha portato a un confronto diretto con i commissari Ue Timmermans, Wojciechowski e Gentiloni, e quello fatto dal nostro Governo, ha rotto il fronte a livello europeo. È però necessario mantenere alta la guardia perché nel prossimo regolamento non si torni a demonizzare alcuni prodotti invece che lavorare a una corretta informazione sulla quantità di alimenti che devono essere consumati nell'arco della giornata».

«È una notizia importantissima per tutta la nazione, una vittoria che abbiamo ottenuto lottando con determinazione a difesa delle eccellenze italiane - scrive su Facebook il ministro per l'Agricoltura e la sovranità alim,entare Francesco Lollobrigida - Adesso ci sono anche più risorse economiche per le indicazioni geografiche, con altri due 2 milioni di euro, proprio come avevamo chiesto noi». «Il pericolo è passato, non senza aver dovuto sgomitare per far sì che questo accadesse - considera il presidente della commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo ed eurodeputato di Fi, Salvatore De Meo -. Prendo atto con soddisfazione che la commissione europea ha tolto carne e vino dalla lista degli alimenti ritenuti dannosi per la salute dopo averli considerati, irragionevolmente, nocivi». «Un altro punto a favore dei prodotti alimentari naturali e di qualità contro quelli artificiali», esulta l'eurodeputato di FdI- Ecr, Nicola Procaccini, responsabile ambiente ed energia di FdI d'Italia e componente della commissione agricoltura del Parlamento europeo.