On. Salvatore De Meo
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Le donne sono indiscutibilmente la forza trainante del progetto europeo: è stato questo il messaggio che ho voluto mettere in evidenza durante l’evento “Donne che hanno fatto l’Europa” tenutosi all’IIS Fermi – Filangieri di Formia (Lt) lo scorso 19 maggio e organizzato dalla Fidapa BPW Italy. Da Simone Veil, la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente del Parlamento europeo in seguito a elezioni dirette nonché la prima donna alla guida di un'istituzione dell'UE, ad Ada Rossi e Ursula Hirschmann che contribuirono alla diffusione del Manifesto di Ventotene, a Louise Weiss che, eletta al Parlamento europeo, nel suo discorso inaugurale invitò tutti gli europei a unirsi sulla base di una cultura comune di interessi economici condivisi, fino alle più attuali Ursula von der Leyen, Roberta Metsola e Christine Lagarde.

Non possiamo negare il coraggio, l’ambizione, l’audacia che le donne sanno avere quando ricoprono determinati ruoli. Alcune di queste donne hanno combattuto strenuamente per il riconoscimento dei diritti delle donne, per l'uguaglianza di genere e per la possibilità delle stesse di partecipare attivamente alla vita politica e sociale. Oggi le donne sono presenti in tutti i settori, dalla politica all'arte, dalla scienza all'economia e molto spesso sono esempi viventi di come il genere femminile stia ridefinendo il volto dell'Europa moderna.

Queste donne sono spesso viste anche come modelli e ispirazione per le nostre generazioni di giovani. La stessa Roberta Metsola, che ha poco più di 40 anni ed è al capo del Parlamento europeo, è vista come un’icona da tante ragazze che studiano e si impegnano per diventare influenti e determinanti nel loro futuro. La Presidente Metsola, inoltre, è stata la prima donna europea a puntare il dito contro la Russia prevaricatrice e ad andare a Kiev personalmente per dimostrare al mondo e all’Ucraina la forza, la vicinanza e la coesione dell’Europa.

Un altro esempio è Ursula von der Leyern che, forse non tutti lo sanno, al ruolo impegnato di madre di sei figli, ha saputo far coesistere, da presidente della Commissione europea, il ruolo di simbolo di un’Europa ambiziosa e forte facendosi promotrice della rinascita post pandemia. E’ stata, infatti, la fautrice del Next Generation Eu, il fondo che sta permettendo concretamente la ripartenza di tanti Stati membri, in primis l’Italia.

Non possiamo ignorare però che molte sfide rimangono ancora da affrontare: ogni giorno le donne combattono contro le discriminazioni e le disparità di genere in molte aree della società. Le donne che hanno fatto e fanno l'Europa sono per tutti di ispirazione e di guida. Dobbiamo rendere omaggio alle loro conquiste, ma anche impegnarci per costruire un futuro in cui l'uguaglianza di genere sia una realtà continuando a lottare per garantire pari opportunità sia sul posto di lavoro che nella vita politica e sociale, sostenendo l'istruzione delle ragazze affinché ogni donna possa realizzare il suo pieno potenziale.

Sono convinto che, insieme, possiamo creare un'Europa in cui ogni donna abbia la possibilità di raggiungere i propri sogni e contribuire al progresso della nostra società.