On. Salvatore De Meo
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Strasburgo, 3 ottobre 2023. Il Parlamento europeo, impegnato nei lavori della plenaria, si è riunito per ricordare e commemorare, a dieci anni dalla tragedia di Lampedusa, la morte in mare di 368 migranti. A nome del gruppo del Partito popolare europeo, ho avuto l’onore di intervenire in aula: la tragedia umana di Lampedusa e gli oltre 28mila migranti morti o dispersi nel Mediterraneo nei dieci anni trascorsi ha rappresentano la sconfitta dell’Europa e nessuno di noi può negarlo. Nel frattempo abbiamo usato e abusato della parola “solidarietà”, ma si tratta di una solidarietà millantata, mai applicata, e lo conferma il fatto che, al momento meno opportuno, alcuni Stati siano rimasti soli ad affrontare una crisi non più emergenziale, ma strutturale, per la quale l’Europa e le stesse Nazioni unite devono necessariamente sviluppare una strategia, in Africa, per creare condizioni di vita migliori. Abbiamo il dovere di favorire meccanismi di migrazione regolare come quello dei corridoi umanitari ma, soprattutto, dobbiamo combattere senza indugi i trafficanti di esseri umani che vendono il rischio della vita mascherandolo da “sogno europeo”. Non commettiamo l’errore di sminuire l’importanza di questa giornata commemorativa con forme di polemiche e strumentalizzazioni, questa giornata non è l’occasione per puntarci il dito contro. Oggi è il giorno del ricordo e del dolore. Proprio questo dolore deve essere il punto di partenza per darci la forza di trovare soluzioni vere e condivise.