On. Salvatore De Meo
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Per i giovani l’Europa deve continuare a lavorare in maniera lungimirante e concreta. Diversi sondaggi, su tutti la Conferenza sul futuro dell’Europa, infatti, hanno evidenziato come i giovani europei percepiscano l'Europa non più così lontana, ma bisognosa di essere rinnovata e di essere avvicinata ad essi. Mentre alcuni, infatti, vedono nell'UE una possibilità di futuro prospero, altri sono preoccupati per tensioni nazionali e incertezze economiche.
C’è la richiesta di un'Europa più inclusiva e orientata al benessere sociale, che offra opportunità per tutti.
Tanto si chiedono cosa faccia di concreto l’Europa per le sue nuove generazioni e come si avvicini fattivamente ad esse. Nel contesto dell'impegno dell'UE nei confronti dei giovani, è evidente il suo ruolo attivo nell'istruzione, nella formazione professionale e nello sport, con azioni mirate a sostenere, coordinare o integrare le politiche degli Stati membri. La Strategia dell'UE per la gioventù per il periodo 2019-2027 si concentra su tre settori chiave: mobilitare, collegare e responsabilizzare i giovani. Questa strategia ha definito 11 obiettivi europei per i giovani, affrontando questioni trasversali che influenzano le loro vite.
Il dialogo tra Europa e giovani è un processo articolato che promuove la partecipazione attiva di essi nelle decisioni politiche dell’UE, attraverso consultazioni e attività organizzate a livello nazionale, coinvolgendo una vasta gamma di giovani, inclusi quelli con minori opportunità.
L'UE sostiene i giovani attraverso programmi strategici come il sistema di garanzia per i giovani, l'iniziativa per l'occupazione giovanile e Erasmus Plus, che offre opportunità di studio e formazione all'estero. Il 2022 è stato proclamato l'Anno europeo dei giovani per celebrare, sostenere e coinvolgere i giovani, in linea con la Strategia dell'UE per la gioventù. Numerose attività sono state coordinate per raggiungere questi obiettivi.
In Italia, il coordinamento dell'Anno europeo dei giovani è stato affidato al Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mira a supportare i giovani italiani attraverso diverse iniziative volte a mitigare gli effetti della disoccupazione giovanile e a valorizzare le nuove generazioni.
L'UE si impegna a ridurre la percentuale di giovani NEET (quelli che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi formativi) entro il 2030 offrendo altre iniziative come il Portale europeo per i giovani e tirocini presso le istituzioni europee.
Inutile nascondere che i giovani rappresentano il futuro per l’Europa e una scommessa per il nostro presente, investire su di essi significa investire per un’Europa più forte, lungimirante, innovativa e ambiziosa.