On. Salvatore De Meo
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Le proteste degli agricoltori in Europa sono un campanello di allarme che non va sottovalutato ed è urgente interrogarsi sulle motivazioni che hanno determinato questo forte risentimento nei confronti dell’Unione europea e, soprattutto, delle sue ambiziose e rigorose politiche ambientali del Green Deal che, va ricordato, sono state definite e approvate prima di eventi globali come la pandemia e i due importanti scenari di guerra in Ucraina e in Medioriente che hanno alterato il contesto economico e sociale del pianeta, ivi comprese le stesse strategie ambientali europee.
Questo è, in sintesi, il contenuto della nota che con tutta la delegazione di Forza Italia al Parlamento europeo ha scritto alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Era doveroso sottolineare che gli agricoltori protestano contro condizioni produttive assolutamente svantaggiose, ma anche contro chi negli anni li ha "demonizzati" e descritti come i nemici della natura ed i soli responsabili dei cambiamenti ambientali ignorando, invece, che essi hanno garantito e garantiscono ogni giorno la resilienza del nostro mercato alimentare, la sicurezza dei prodotti ed assicurano che le zone rurali e montane rimangano attive e popolate.
È evidente che l'insoddisfazione espressa in queste settimane dal settore agricolo è destinata ad allargarsi anche ad altri settori minacciando seriamente l'idea stessa di Europa, soprattutto in vista delle elezioni europee del prossimo giugno. È importante che la Commissione abbia mostrato concretamente un segnale di apertura verso gli agricoltori, ma, a nostro avviso, è necessario estendere tale approccio a tutte le politiche in corso di definizione per evitare divisioni e strumentalizzazioni.
Le politiche ambientali, sebbene importanti e condivisibili, devono essere attuate con pragmatismo per ridurre il divario tra le istituzioni e il mondo produttivo. È essenziale che ogni strategia del Patto ambientale tenga conto delle sfide socioeconomiche e promuova la sostenibilità in tutti i suoi aspetti non solo ambientali, ma anche sociali ed economici.
Gli agricoltori sono i primi e più preziosi ambientalisti poiché sono consapevoli che i suoli degradati e le alterazioni dei cicli naturali influenzano le rese e la qualità dei prodotti. Quindi, in effetti, sono loro le prime vittime dei cambiamenti climatici e dell'inquinamento. È un grande risultato per il settore agricolo ottenuto da Forza Italia. Forza Italia è sempre stata accanto a tutto il settore produttivo agricolo italiano mostrando solidarietà agli agricoltori ed un concreto impegno ad ascoltare le loro difficoltà sostenendo un approccio incentrato sulla transizione energetica e la tutela dei settori produttivi, riconoscendo l'importanza della filiera agricola per la coesione sociale del continente. Un’ulteriore prova che Forza Italia compie azioni concrete, non parole, per sostenere gli agricoltori.